mercoledì 26 settembre 2012

Le vecchiette stronze, le stronze vecchiette


Buongiorno amici miei e ben ritrovati.
Oggi voglio parlarvi di una tipologia di stronze di cui per rispetto non si dovrebbe discutere, data l'età, e la mia educazione, ma dal momento che anche se sembra impossibile ne sono presenti diversi esemplari, le andremo ad indicare per indicizzarle meglio.
Le vecchiette stronze hanno un luogo di ritrovo preferito, il supermercato, le puoi facilmente trovare in fila alla cassa, mentre serrano i ranghi, e anche se tu hai solo il pane ti fanno fare la fila perchè cazz loro c'hanno da fa, cosa non si sa, però c'hanno da fa.
Le vecchiette stronze hanno una dentiera perfetta, a volte portano un bastone come accessorio, in realtà corrono meglio di me, ma lo utilizzano sugli stinchi delle persone mentre si trovano davanti al bancone del panificio.
Si fermano a leggere gli annunci mortuari per fare la conta di chi è ancora in vita, e sogghignano pensando che sono rimaste in poche ( si sa only the good die young).
Sono signorine, per scelta naturalmente, odiano le urla dei bambini, ai quali se possono o riescono bucano sempre il pallone.
Sono secche allampanate, perchè in ogni caso il magro è chic anche ad ottanta anni, e loro sono delle vecchie snob.
Non sopportano i cani perchè sbavano saltano e sporcano, amano i gatti, ma solo quelli di razza,e solo uno per volta, perchè uno is megl che tropp.
Si vestono con colori che ricordano l'inverno, perchè un si po' mica “vestissi” con colori sgargianti, il bon ton lo vieta, e loro attentissime sono.
Come macchina hanno un y10 vecchio modello, talmente pulita che ti ci puoi specchiare, ma non la usano mai perchè altrimenti si sciupa.
Hanno una serie di vestiti alla signorina Rottermaier in “cinquanta sfumature di grigio e nero”, altro che James L. loro sono avantissime.
Se per caso hai finito lo zucchero e ce le hai come vicine di casa, so cazz tuoi, loro non te lo danno, perchè metti che scoppia una guerra con gli alieni e loro rimangono senza????
Le vecchiette stronze hanno mille consigli pronti per essere dispensati, perchè loro la saggezza ce l'hanno nel sangue.
Forse.
Ma anche no.
Più che altro c'hanno l'acidume, nel sangue.
Perchè sono stronze.
Vecchiette stronze.
Irene Vella

domenica 23 settembre 2012

Stronze al cinema....


Stamattina mi son trovata a riguardare per la milionesima volta uno dei miei film preferiti: Via col vento..
Lo so, è un mattone incredibile, ma che vi devo dire? Io adoro Rossella, che ci posso fare?
E mentre me lo sorbivo, di fronte a un cappuccino kilometrico, mi son fermata a fare un paio di riflessioni su quelle che sono le stronze nel grande cinema...
Prendete Rossella per esempio.. Una carogna con gli occhi verdi!! Eppure secondo me è una stronza di rimando..
So che molte di voi non saranno d'accordo con la mia teoria, per cui vado a spiegare..
Rossella, Scarlett nella versione originale, è una bellissima e capricciosetta ereditiera del Sud (ora, mica possiamo condannare le bellissime e capricciosette no?), innamorata di un debosciato di nome Ashley Wilks.. Ora, dai... Ashley è veramente una trota bollita, tolto il fatto che non è nemmeno belloccio, che illude la povera Scarlett continuamente... So che non le fa mai promesse d'amore, e che rivela quasi subito di essere promesso a quell'altra bollita di Melania, però per tutto il film, guarda Scarlett con quell'occhio languido da triglia che ti fa venir voglia di strangolarlo... E non solo, alla fine lui confessa anche di averla sempre amata follemente.... E lei subisce, la mancanza di palle del bel biondino, facendo anche una serie di errori mica da ridere...
Prima sposa Carlo Hamilton (fratello di Melania), che la prende alla sprovvista, proponedosi subito dopo la scoperta delle nozze tra Melania e Ashley...
Poi sta povera crista, si ritrova in mezzo alla guerra, dove deve fare di tutto e di più, compreso aiutare Melania a partorire.. Che poi dico, molle anche durante il parto... Non un grido, non un'imprecazione... Solo qualche laconico “Ah!”... Forse era un'adepta di Scientology.. Bah.....
Fatto sta, che riesce, dopo mille peripezie e l'aiuto del sempre verde capitano Bottler, a ritornare a Tara con tutta la ciurma, che ovviamente è da mantenere e sfamare e non è in grado di fare una mazza...
E li si immola, sposando Frank Kennedy, solo per i suoi soldi a dire il vero...
Ma, come Carlo, anche Frank viene fatto fuori e la povera Scarlett rimane vedova, sola e in preda ai sensi di colpa... Finchè il capitano Bottler, un incredibile Clark Gable, non la riporta alla vita sposandola.. Ma può Scarlett vivere felice? Assolutamente no... Ha una figlia, Diletta (che morirà cadendo da cavallo), ma Ashley è sempre li.. Questa presenza inquietante proprio non se ne va...
Rossella, non posso amarvi, Rossella aiuto... Ma intanto è sempre Rossella che pensa a tutti.. Anzi, ora è Rhett...
Ma il biondo non molla gli occhioni languidi e quasi quasi fa becca la moglie sul finale del film...
Ovviamente alla fine sarà il disastro.. Melania muore e Rhett lascia Rossella...
In teoria lei e Ashley potrebbero coronare il loro sogno d'amore.. Ma anche li, Ashley si tira indietro, quel fetente...
E alla povera eroina non resta che rinsavire e capire che l'amore della sua vita non è quell'invertebrato, ma il so fichissimo capitano.. Che deve riconquistare....
Ora, dai... Sembra veramente una donna tremenda, ma chi non lo sarebbe, dopo che per tutta la vita è stata in balia dei pensieri ittici di un lesso come il biondino? E poi suvvia, non sarà mica meglio Melania, pesce tale e quale al marito, che secondo me, in tutto questo è la vera stronza?
Si perchè una categoria di stronze di cui non abbiamo parlato è quella delle finte sante... Quelle che ti fanno pesare di esistere, ma che fondamentalmente sono peggio delle altre... E per me Melania è una di quelle...
Sempre accondiscendente, sempre quieta... Irritante, non trovate?
Invece Scarlett,nonostante le sfighe galattiche (perchè ammettiamo, un po' è sfigata, povera), resta sempre in piedi.. E' vero che ha rubato il fidanzato alla sorella, ma se lui non fosse stato un infame, avrebbe mantenuto la sua promessa di matrimonio e non sarebbe fuggito con la nostra fanciulla no?
Insomma, la conclusione è che Rossella è una temporary bitch.. Forse meno temporary delle altre, ma alla fine sempre temp...
Perchè stronze doc si nasce, quando è la vita che te lo impone, hai ancora un margine di salvezza...
E poi, domani.... E' un altro giorno...

Paola




sabato 22 settembre 2012

Le marche delle stronze

Torniamo alle cose serie, amiche mie.
E' stata una settimana intensa, ho rischiato anche di pubblicare con la Sperling, ma ho fatto come la mia amica Giovanna, ho passato tutti i provini per entrare all'isola dei famosi, poi arrivata al casting finale sono stata scartata.
E' come arrivare seconda alla finale della coppa del mondo, ditemi voi chi cazz se lo ricorda il secondo classificato? Nessuno.
Ma noi avevamo un asso nella manica, una grandiosa casa editrice, piccola ma con le palle, e soprattutto che ama le stronze quanto le amiamo noi, così vi anticipo il segreto di Pulcinella, “Credevo fosse un'amica, invece era una stronza” nascerà a Gennaio, e voi tutti amici miei sarete costretti a comprarlo e soprattutto a spargere la voce su quanto sia stronza la sua autrice, pena la messa alla gogna.
In questi giorni ho riflettuto a lungo sulla tipologia della stronza, e ho pensato a tutti gli accessori che non avevo nominato, e che però la rendono unica e riconoscibile anche a chilometri di distanza.
La stronza ricca possiede una classe A, oppure se è di basso profilo la new lancia ypsilon ( azz ce l'ho pure io, però la mia va a gas quindi non conta), rigorosamente beige, o crema o come cazz si chiama quel colore che non è bianco, ma nemmeno giallo, che si intona con tutto.
Per salire sulla sua macchina vigono delle regole bel precise: non si mangia, non si sporca, non si parla alla conducente figa, non si ride in maniera forte e sguaiata e soprattutto è di rigore un vestito che quanto meno faccia pendant con la tappezzeria, altrimenti sti cazzi, scendi e stai a casa, ma vedi mpò.
Mi pare evidente che l'ingresso ai cani sia severamente vietato, sporcano ovvove.
Nelle nostre macchine ci passa direttamente il mac drive e i cani perdono i loro peli ovunque, figuratevi nella mia che ha la tappezzeria nera ed i bimbi pelosi sono bianchi.
La stronza non ricca possiede una classe A presa a rate o una lancia y, di seconda mano, ma in ottime condizioni, e le regole d'ingresso sono le stesse della stronza coi soldi, sono divise solo dal conto in banca, ma i neuroni sono gli stessi.
Le stronze si vestono nei negozi alla moda, ma comprano un abbigliamento classico/chic che non ecceda e che le faccia sembrare “toh sono uscita con il primo straccetto che capita” anche se costa un miliardo e mezzo.
Esistono delle marche da stronze.
Burberry per esempio è da stronza (ecco svelato l'arcano lo gnomo è stato battezzato in Burberry, è da lì che è diventato bimbo merda).
D&G è da fighe.
Miss Sixty è da stronze solo per il fatto che la loro taglia L è una 44 scarsa e a me non ci entra nemmeno una gamba.
Stesso dicasi per Denny Rose.
La Cycle è da grandissime fighe: i loro skinny 30 mi calzano alla perfezione.
Louiv Vitton è da enormi grandissime stronze.
Mi ci vuole un best seller e otto articoli di fila per comprarla.
Manolo Blahnik è da super fighe, anche se ho scoperto solo adesso come si scrive il cognome.
Azz, mi sono ricordata solo ora che però noi siamo buone coglione e fighe di rimando.
Noi amiamo le Converse.
Compriamo le Manolo.
Ma usciamo in tuta.
Irene Vella

giovedì 20 settembre 2012

Un po' di me...


Ho parlottato delle stronze, sia di quelle vere che di quelle di rimando.. Questa volta vi parlo un po' di me.
Buonasera, mi chiamo Paola, ho 35 anni e sono una temporary bitch!
Come tutte le temporary bitches, ho un passato costellato di amichette più o meno stronze, più o meno fastidiose, che mi hanno più o meno sfruttata a loro piacimento..
Non fraintendete, non è che sono totalmente una marionetta manovrata dalla carogna di turno, ma sicuramente il mio difetto più grande è stato sempre quello di essere troppo disponibile per gli altri.
Che poi non sarebbe un difetto, ma per la stronza è come il richiamo della nave madre.. Disponibilità uguale adesso sono fatti tuoi, sarai la mia complice in tutte le mie malefatte e ti prenderai sempre la colpa, fintanto che a me servirai ci sarai e poi chissà...
E ovviamente, da povera ingenua quale ero (sono?) ci son sempre cascata con tutte le scarpe..
Certo che se ci penso adesso, quasi quasi mi prenderei a sberle da sola.. Paolina, santo cielo.. Eri veramente ciuota!!!
Ma lo sapete no? Quando si vuol bene a qualcuno, tante volte si chiude un occhio... Il più delle volte si chiudono tutti e due... E giù rospi!!
E' anche vero che non sono mai stata un' anima candida.. Alla fine sono una Gemelli, e come tutti i Gemelli, subisco subisco, ma alla fine riesco sempre a restituire il favore.. E forse è stato il mio caratteraccio a rendermi con gli anni una temp.. Quello e diverse esperienze di vita cacciata dentro le ossa a forza...
E devo dire che questo è uno di quei rari casi in cui un paio di stronze, di quelle veramente perfide, devo ringraziarle, perchè mi hanno letteralmente insegnato a stare al mondo.. Certo, mi han levato il sonno eh?! Cosa che è quasi impossibile che mi capiti, anche se gradisco sempre, perchè, tolto il mal di testa che poi mi tormenta, il non dormire su di me, ha un delizioso effetto collaterale, ovvero il farmi bruciare il triplo delle calorie...
Comunque, dicevo che alla fine son caduta anch'io nella spirale delle stronze, di quelle temp però.
Perchè se nasci gatto non puoi diventare cane, anche se puoi specializzarti in tutti i tipi di abbaio..
E così ammetto le mie colpe... Anch'io, a volte, divento una mezza carogna.. Dico mezza, perchè la temp può mettercela tutta, ma non riuscirà mai ad eguagliare una vera stronza in cattiveria e perfidia..
O forse si?
Alla prossima puntata.....

Paola








martedì 18 settembre 2012

Le stronze mamme, le mamme stronze

E continuiamo il viaggio nel mondo delle stronze, oggi ci occuperemo di una categoria davvero a me cara: le stronze mamme, che per la legge commutativa posso trasformare nelle mamme stronze che tanto il risultato non cambia sempre stronze sono.
Il branco si ritrova di solito all'esterno di una scuola, sia essa materna, elementare o media, dopo i figli sono troppo grandi ed hanno provveduto in primis a sfancularle prima che lo faccia qualcun'altro per loro, le riconosci facilmente dallo sguardo che hanno.
Ti squadrano dall'alto verso il basso per capire chi cazzo sei, chi è tuo figlio, perchè sei in pigiana e soprattutto orrore perchè non ti sei messa un minimo di stucco sulla faccia prima di uscire, non lo so almeno il mascara dico io.
Le mamme stronze passano ore davanti al cancello della scuola, se non provvisto di ristoro al caldo, altrimenti si spostano in gruppi nei bar più vicini e ci passano le ore, e si deliziano praticando il loro sport preferito: il taglia e cuci.
Trattano di vari argomenti si va dall'abbigliamento, ad uno degli argomenti base delle discussioni: quelle infami delle mamme lavoratrici che rovinano l'infanzia dei loro poveri putipu abbandonandoli per ore a scuola e di sicuro verranno su come serial killer, per concludere con il metodo educativo dei figli, ed il loro è sempre il migliore.
Di solito la capa delle mamme stronze è decente, esteticamente dico, e ama circondarsi di cesse che la adorino e non la contraddicano mai, pena l'esclusione dal branco e la messa alla gogna la mattina dopo.
La mamma stronza per osmosi genera figli stronzi.
Quelli che “maestraaaaa lo gnomo ha detto una parolaccia......”
“maestra la mamma dello gnomo dice le parolacce”
e qui interviene lo gnomo, putipù amore della sua mamma stronza di rimando (che sarei io) e si presenta:
“maestra sa che la mia mamma ha scritto un libro sulle puntini punti amiche?”
“Gabriele perchè dici puntini puntini?”
“perchè c'è una parolaccia”
“ qual'è?”
“stronzamiche”
interviene figlio stronzo di mamma stronza:
“Ahhhhh tua mamma dice la parolaccia stronzeeee?”
gnomo con nonchalance:
“ sì ma mica dice solo stronze dice anche quella con la doppia zz, in particolare la mattina se siamo in ritardo e davanti c'è una macchina con il guidatore che va piano gli urla “ testa di cazzo ti muovi che faccio tardi a scuolaaaaa.”.
No ecco così tanto per dire.
Noi mamme stronze di rimando generiamo bimbi merda.
I nostri.
Irene Vella

domenica 16 settembre 2012

La tassonomia della stronza


Ieri pensavo a questo post, e stavo pensando a come iniziare la catalogazione delle stronze..
Poi mi sono ricordata di essere una farmacista, e quindi di avere studiato (si fa per dire) botanica, e mi è venuto in mente un certo Linneo, inventore del sistema di classificazione dei vegetali secondo le categorie sistematiche o taxa.
Linneo suddivise le piante in 7 categorie, Specie, Genere, Famiglia, Ordine, Classe, Tipo e Regno.
Ora, a noi non ne servono così tante, ma direi che qualcuna possiamo usarla, perchè di stronze, così come di funghi infestanti, non ne esiste solo un tipo, e una piccola classificazione potrebbe tornarci utile.
Facciamo un esempio pratico con una stronza a caso. La collega di lavoro, odiosa, acida e incazzata col mondo. Single o comunque sola per scelta (degli altri), tende a rendervi la vita impossibile nella vana speranza che coprendo voi di m..., lei riesca ad avere una promozione.
Se volessimo inquadrarla in un sistema di classificazione, potrebbe essere questo:
Specie: Stronza, comune a tutte
Genere: Collega di lavoro
Famiglia: Single inacidite
Ordine: Signorina Rottermehier
Classe: Squalo travestito da suora
Tipo: Stronza a fallimento altissimo

Vogliamo vederne un'altro? Così per farci un'idea?
Genere: Gatta morta
Famiglia: Presunte migliori amiche
Ordine: Finta tonta che attenta al fidanzato altrui
Classe. Mantide religiosa
Tipo: Stronza ad alto tasso di pericolosità

E via dicendo...
Contando che al mondo ci sono più tipi diversi di stronze che di funghi velenosi, potrei andare avanti per mesi..
Ma è doveroso interrompere per fare una premessa.. Noi non è che ce l'abbiamo con le stronze, cioè si, ci stanno tremendamente sulle palle, ma in maniera bonaria. Siamo stronze di rimando o temporary bitches, siamo tutte sedute sulla riva del fiume insieme al saggio cinese, che io immagino somigli un po' a Pai Mei, uno dei personaggi di Kill Bill 2, con una lunga barba bianca e dei baffoni che faticherei a non tirare, ad aspettare che passino i cadaveri.
E i cadaveri passano, anzi, potrei dire che c'è pure un po' di folla su sto fiume... E noi, siamo li, col nostro english tea in mano, mentre ci confrontiamo su quel che abbiamo subito e i traguardi che abbiamo raggiunto.. Va bene, disquisiamo anche sul dilemma di tutte “ George Clooney è gay o no?”.. Forse questo è l'argomento di maggior interesse, perchè ora della fine, le stronze, le sfotteremo, la catalogheremo, ma finiscono sempre tutte nello stesso posto.. Affan...!
Con buona pace di Linneo e di Pai Mei..

Paola




sabato 15 settembre 2012

La tipologia della stronza

Oggi care amiche e amici del blog voglio concentrarmi e deliziarvi sulla descrizione della stronza doc, quella che si riconosce lontano un km, quella che non cammina: sfila.
Quella che non ride: sogghigna.
Come direbbe una famosa trasmissione “fantascientifica” la stronza tipo esce in branco, ma è lei che comanda, i luoghi di ritrovo possono essere vari, a seconda dell'età , il corridoio di una scuola media durante l'ora di ricreazione (ogni riferimento a cose o persone è puramente non casuale), o il cancello davanti alla scuola elementare dove si ritrovano le mamme scassapalle (quelle che a qualunque orario tu arrivi le potrai trovare intente a disquisire dei grossi problemi che affliggono il mondo o ad elogiare il loro piccolo genio: il mio putipù ha imparato a leggere e a scrivere da solo a 4 anni, ma noi non gli abbiamo insegnato nulla eh, ha fatto tutto da solo ….e sti cazzi).
C'è quella che che sa tutto di tutti, e dispensa consigli non richiesti, quella che davanti ti fa un sorriso a 42 denti mentre dietro affila coltelli meglio di qualunque macellaio, quella che “bella come me non ce n'è, povera te povera te”, poi ci siamo noi.
Le stronze di rimando.
Quelle che non attaccano per prime, ma se vengono attaccate sono capaci di fare una strage, quelle che si mettono i tacchi per fare le fighe e finiscono per camminare a piedi nudi sull'asfalto fumante alle 2 di notte.
Quelle che “fagli capì che hai capito” e sbagliano in ordine: la persona a cui farlo capire, e soprattutto non capiscono nemmeno loro cosa devono fargli capire.
Il branco delle stronze vere viaggia in gruppi di almeno tre, questo per avere la possibilità di poter sparlare in coppia qualora se ne assenti almeno una.
Quando l'ape regina piega la testa tutte piegano la testa, se prende di mira una vittima, tutte faranno a gara per essere le carnefici in seconda.
Le stronze sul lavoro inneggiano al girl power, solo fino a quando il power fa comodo al “loro” lavoro, se per caso poi tu diventi più brava più ambita e più apprezzata ti toglieranno anche il saluto.
Perchè dire di fare gruppo fa tanto politically correct.
Peccato però per un particolare.
Siete stronze.
Irene

mercoledì 12 settembre 2012

La ministronza

Avevo solo otto anni, tutte le mie compagne di scuola andavano a danza, potevo io tirarmi indietro? Ma mai nella vita! Quindi, armata della calzamaglia color carne, le ballerine e il body rosa, i capelli raccolti in uno chignon feci il mio ingresso in società. La stanza aveva un odore acre, di borotalco misto a sudore (e chi se la dimentica la frase storica del telefim Saranno Famosi pronunciata dall'insegnante di danza Lydia Grant “Perché è qui che si comincia a pagare: col sudore”), quindi ero nel posto giusto.
Diventai molto amica di una delle compagne di corso, che mi correggeva in tutto quello che facevo, e i piedi in seconda non si mettono così, e alla sbarra si sta composte, e il plié e 'sti cazzi, ma veramente per un'ora e mezza tocca sta' attaccate a un palo di legno orizzontale muovendo i piedi davanti poi di lato poi dietro, e poi via altro giro altra corsa? Ebbene sì. E io ci provai con tutta me stessa perché adoravo stare con quella che io pensavo fosse la mia migliore amica.
Solo che invece di stare alla sbarra rincorrevo le bimbe, saltellavo come un grillo, e allora la mia fedele stronzamica che non sopportava più la mia presenza alla lezione – perché disturbavo – cominciò a segnalare ogni mio sgarro alla maestra (che sembrava Alessandra Celentano di Amici incattivita, probabilmente avrebbe voluto essere alla Scala mica con venti bimbette urlanti).
La maestrina viaggiava con un asticella di legno, e per ogni parola proferita ( durante la lezione c'era il divieto assoluto di proferire parola, figuriamoci: non sono mai riuscita a stare zitta per più di due minuti, immaginatevi per un'ora e mezza!) bacchettava le colpevoli.
E bacchetta oggi, bacchetta domani, ormai ero diventata la pecora nera, il massimo dell'umiliazione lo raggiunsi quando la signorina (perché la maestra era zitella e pure acida) mi prese ad esempio in negativo per far capire alle altre cosa non si doveva fare, e invece prese a modello positivo la mia cara stronzamica che, tronfia del suo nuovo status, sentenziò ad alta voce: “Io ci ho anche provato a migliorarla, ma è davvero impossibile maestra!”, sorriso Durbans e stellina che suona alla fine della dentiera.

Da allora lei diventò la preferita della maestra e non mi parlò più, io dal canto mio cambiai sport, mi diedi alla pallamano, anche con buoni risultati, ero portiere, solo che giocando con i maschi per parare un rigore mi feci un occhio nero. Fu la mia fine dal punto di vista sociale, bollata da tutte le stronzamiche ballerine come maschiaccio, cercavo il fioretto che probabilmente mio papà mi aveva messo in culla (dalla sigla di Lady Oscar: “Il buon padre voleva un maschietto, ma ahimè sei nata tu, nella culla ti ha messo un fioretto Lady dal fiocco blu”) e seguendo il mio lato zen mi ero seduta sul fiume ad aspettare che passassero i cadaveri delle stronze (“Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”).
Naturalmente, dopo un tempo relativamente breve, non essendo dotata di elevate dosi di pazienza cominciai a chiedermi: ma siamo sicuri che prima o poi questi cadaveri passeranno nel fiume? Punto primo: ma quanto cacchio ci si deve stare seduti lungo il fiume? E se poi il corso è quello sbagliato? Non è meglio buttarceli direttamente noi nel fiume? Così risparmiamo tutti tempo.
E così elaborai la mia vendetta. Immediata e soddisfacente. Il giorno del saggio mi infilai nel guardaroba e armata di forbici tagliai tutto il suo tutù da principessa del lago dei cigni.
Pan per focaccia si dice, oppure chi la fa l'aspetti: lei ballò lo stesso il saggio, ma con un semplicissimo tutù bianco che non la fece spiccare come lei avrebbe voluto e io ebbi la mia vendetta.

E cari terapeuti, sarà anche un comportamento sbagliato, e da non emulare, ma da quel momento la stronzamica mi rispettò come mai aveva fatto, e riuscii a togliermi il marchio che lei stessa mi aveva affibbiato, facendo mio quello che poi mi avrebbe accompagnato negli anni: Irena la iena (però buona eh, iena solo dopo che le pestano i piedi, magari anche più di una volta).
Irene




lunedì 10 settembre 2012

Temporary bitch vs. mean girl parte prima


Friends, countrymen and lovers (come diceva il grande William Shakespeare nel Julius Caesar), benvenuti nel nostro salotto...
Mi sento un po' la Daniela Santanchè a iniziare con questa frase, ma va beh, sempre di salotto si tratta no? E qui c'è sicuramente molta meno plastica...
Stasera vorrei parlare di una categoria che ho introdotto ieri sera, ovvero le temporary bitches, simbolo della riscossa di noi fanciulle un po' ciuote che prima o poi, durante la vita, siamo state attaccate da una real bitch...
Precisazione per i profani, ciuota, dallo slang milanese, non è necessariamente dispregiativo, è un po' come dire tontarella, troppo buona, un po' ingenua se vogliamo... Insomma, una come noi, che, per quanto abbiamo due palle così sotto, crediamo ancora nell'amicizia tra donne e nei valori che questi rapporti comportano..
Io vi confesso che sono un po' borderline, nel senso che avendo sperimentato le gioie delle amicizie femminili in tenerissima età, ho da molti moltissimi anni, quasi solo amici maschi.
Non sto facendo di tutta un'erba un fascio, sia chiaro, però ammetto di aver riscoperto il piacere della compagnia femminile solo negli ultimi anni, forse gli ultimi 2..
Vuoi che io coi maschietti mi trovo molto meglio, vuoi che ho avuto un paio di amichette che mi hanno convinto che l'amicizia tra donne è meglio evitarla, fatto sta che per gran parte della mia vita è andata così...
Ma con questo non sto dicendo che le donne siano tutte stronze, io son convinta che delle amiche tipo Charlotte, Miranda e Samantha non siano così impossibili da trovare, ma di certo l'impresa è facile quanto trovare l'anima gemella... Un casino!!!
Ma torniamo a noi..
Come spiegavo, la temporary bitch è una di noi, con i suoi pregi e i suoi difetti, tra cui uno grandissimo, un'amica stronza!
Si potrebbe credere che la t.b. (abbrevio va), sia una donna splendida, di successo e sia una vittima dell'invidia tipica di noi donne, ma non è una regola scritta, anzi.. Il più delle volte la real se la prende sempre con una fanciulla tenera e disarmata, che vede nella real la migliore delle amiche.. Sta infame!!!
Avete mai visto il film “Mean girls”? Quello che ha dato il successo mondiale a Lindsay Lohan prima che lo facessero i suoi continui rehab dalle cliniche alla galera... La storia è semplice, Lindsay, ragazzina modello si trasferisce in una nuova scuola, dove lega con gli outsider, presi continuamente di mira, in maniera crudele e spietata da Regina, mean girl del liceo, bella e stronza in una maniera rivoltante.. La dolce Lindsay, diventa complice degli amici outsider per una rivincita, infilarsi nel gruppo delle Barbie e distruggerle una per una.. Peccato che questo le dia alla testa, portandola a trasformarsi in un clone cattivo di Regina.. Ma alla fine, la redenzione, che avviene a suon di calci..
Ecco, Regina è la capostipite delle stronze. Forse non ai suoi livelli, ma son certa che ognuna di noi ha avuto una Regina nella sua vita.. Che criticava tutto, dietro e ci adorava davanti..
E noi sempre a difenderla, perchè dai, tutti sbagliano, e lei.. E' la mia migliore amica...
La quale ci riempie di simpaticissimi epiteti nei bigliettini che si scambia col compagno di banco, dal “cesso”, all' ”ignorante”, al sempre gettonatissimo “zoccola”.
Una cosa che però sfugge sempre di mano alla real, è che i maschietti, che sono da sempre migliori di noi in tante cose, difendono le ciuote, facendo arrivare sul loro banco, così, nel mistero, il bigliettino incriminato (su cui c'è scritto top secret).. Il maschio è migliore di noi, perchè se sente una donna parlar male di un'altra, va sempre a riferirglielo, ma non per sadismo, ma perchè non sopporta le stronze (fino a che non cercherà di portarsene una a letto).
La temporary, dopo ripetute mazzate alla fine rinsavisce sempre, sapete? C'è speranza per tutti!!
Ma perchè temporary bitch? Perchè, come già detto, la temporary, non spreca il suo tempo a tramare contro l'umanità, cercando di sotterrarla per poter emergere, lei emerge semplicemente! Vuoi per caso, vuoi per un lavoro accurato fatto durante gli anni, la favola si avvera.. Il brutto anatroccolo non solo diventa cigno, impara anche a volare con grazia.
E l'incontro con Regina è dietro l'angolo, perchè son solo le montagne che non si incontrano tra loro...
Ora, vi pare che, se incontriamo Regina e siamo al top della forma ci nascondiamo? Manco per sogno, anzi.. Ma noi siamo così eleganti, che non ostentiamo nemmeno la nostra bellezza, anzi..
Idem se si parla di un lavoro stratosferico, o di un compagno che è l'uomo dei sogni di chiunque..
Perchè a fare la spantega son capaci tutti, invece la temp, sa perfettamente dove si ferma il confine tra la personcina di classe che fa cadere le cose dall'alto (sulla testa vuota della stronza) e l'esagerazione di chi sembra aver atteso questo momento per 20 anni...
Dai, stasera non voglio esagerare, mi fermo qui, così posso continuare prossimamente...
Ma che dite? Cominciate a riconoscervi nella categoria?

Paola







domenica 9 settembre 2012

Si apre il salotto....


Allora.. Questa è la proposta che faccio a tutti voi...
Voglio arrivare a stilare il decalogo della stronza, ovvero i dieci segnali inconfutabili che permettono di riconoscere una stronza doc.
Ovviamente, mi serve il vostro aiuto. Vorrei racconti, aneddoti, perle di saggezza, che mi permettessero di stilare una top ten degna del Letterman Show!
Come abbiamo già accennato, ci sono due tipi di stronze, quella che nasce tale e quella che lo diventa, suo malgrado, per legittima difesa..
Queste ultime sono note come “temporary bitches”, un po' come i negozi che vanno tanto di moda adesso sulla scia di quelli newyorkesi.. Apertura 24, massimo 48 ore e poi via, si chiude e lo spazio in cui si è insediato lo store, ritorna ad essere quello di prima..
Avete presente il Salone del Mobile che si tiene a Milano (e che io adoro al punto tale da prendere ferie per vedermelo come si deve)? Ecco, pensate alla temporary bitch come a uno spazio in via Tortona.
La metamorfosi tra le due categorie è impossibile.. Non c'è redenzione per una real bitch, così come una temporary non riuscirà mai e poi mai a instronzirsi del tutto... Ringraziando il cielo..
Questo piccolo decalogo potrebbe diventare una vera e propria guida alla sopravvivenza, secondo me..
Pensate, cari maschietti, a quanti calci avete preso da una donna, perfida come la matrigna di Biancaneve, fomentata da quei libri che istigano le donne alla stronzaggine per conquistarvi.. E credetemi, di donne che applicano quei consigli alla lettera ce ne sono... Pensate che io conosco una fanciulla che per conquistare le sue prede preferite, i multimilionari, usa un manualetto di addestramento per cani....
O voi, adorate amiche, quante volte vi siete “innamorate” di una fanciulla che sembra la migliore delle amiche, salvo cercare di ridurvi a una larva per non sentire le pressioni della sua vita fiacca e grigia?
Ecco, se si potessero riconoscere a naso certi soggetti, probabilmente molti di noi ne starebbero alla larga no? Dico molti perchè il masochismo è insito nella natura umana, e questo e le stronze vanno troppo d'accordo...
Ma immaginate, se le stronze avessero una specie di aura attorno, un po' come si vedeva in un famoso spot contro l'Aids che girava in tv sul finire degli anni 80, pensate a quanto sarebbe più facile evitarle!
Però devo essere sincera dai, se non fosse per loro, Irene e io non saremmo qui con voi a fare salotto, perchè è questo che ci piacerebbe fare, sederci tutti su un bel divano comodo con birra e patatine, o the e caffè con pasticcini, o meglio ancora un bel bicchiere di vino, qua c'è libera scelta e delle calorie più o meno ce ne freghiamo, a parlottare tra di noi.. Mica solo di stronze sia chiaro, anche se purtroppo si cade sempre li, che si parli di storia, di arte o di George Clooney, alla fine una parolina su di loro esce sempre... Ma il pettegolezzo bieco e selvaggio lo bandiamo, perchè noi non spettegoliamo, al massimo riportiamo i fatti...
Il nostro è un servizio sociale per ragazze che amano tenersi informate.
Pronti a stappare la bottiglia?
Si comincia.....
Paola





sabato 8 settembre 2012

Non tutte le stronze vengono per nuocere

Ci sono persone o oggetti che nascono nascono stronzi per antonomasia, mica è colpa loro, li hanno forgiati così.
Prendete per esempio la bilancia, nasce femmina, e nasce stronza, ditemi se c'è solo una persona di sesso femminile che alla vista di quell'infame, dopo averci messo i piedini sopra negli attimi che precedono la visualizzazione del peso, non abbiano pensato: “dai su su dammi questa soddisfazione” e subito dopo abbiano esclamato “ma guarda sta grandissima stronza.”
perchè mica è colpa nostra se siamo ingrassate due chili, è colpa di quella maledetta, cui si sono scaricate le pile.
Io nell'ordine sono arrivata a fare questo: sbattere la bilancia, togliere le pile, rimetterle, stare con un piede su, uno di lato, e dopo riprovare un piede su, e uno solo su con la pianta e le dita fuori, tanto che potrei farci una canzone “piede sopra, piede di lato, piede avanti piede indietro e via andare..
ma il risultato è sempre stato impietoso, a meno di non barare.
E se di bilance ne hai tre in pratica diventa quasi un lavoro, smonta le pile, rimettile, saltaci sopra, spostale di posto, una sopra una sotto, manca il lancio della bilancia e poi potremmo proporlo come nuovo sport alle prossime olimpiadi.
Ma dal momento che le mie tre bilance litigano con i miei due neuroni, nel trasferimento dalla Romagna a Dolo non me le sono innavvertitamente dimenticate tutte a Cesenatico?Oppssss sarà stato un lapsus freudiano, ma io come i CCP feleli alla linea, quella perduta, mi sono comprata la quarta bilancia e stamani l'ho rinnovata: come rovinare un sabato pressochè perfetto.
In sei giorni mi dice che sono aumentata di 1 kg e 600 gr, ora dico io, come mai per dimagrire due chili ci metto un mese, per prenderne uno e mezzo mi bastano cinque giorni? Non c'è una giustizia a questo mondo.
E allora che ho fatto?Sono andata di fioretto, già questa è proprio l'ultima spiaggia, ma visto che sabato 15 settembre farò la mia prima registrazione in video come inviata (morivo dalla voglia di scriverloooooooo) e la tv è risaputo regala cinque chili (televisione femmina e stronza pure lei, frigorifero maschio pieno di cose buone) se già me ne regalo io due di default sembrerò una beef, altro che milf.
Le vere stronze di solito fanno i fioretti su cose altrui, almeno io di solito faccio così, “non mangio più dolci per un mese, e il marito resta in serie A”, sono ancora qui a chiedermi come abbia fatto a rimanerci....oppure per una settimana niente pasta e sabato il marito vince la partita, di sicuro se perde non è colpa mia, gli arbitri sono tutti stronzi, lo dice anche lo gnomo, poi se c'è un arbitro donna è la fine, sarà una grandissima stronza, è la categoria che lo richiede, poi se è pure secca e gnocca, di sicuro sarà la regina delle stronze, lei e il suo fischietto.
Ora tutti vi starete chiedendo come mai io faccia i fioretti sulla squadra del marito, in realtà me lo sono chiesta pure io, forse perchè sono tifosa a bestia, e allora se perde ci sto male, e allora mi sembra un fioretto con un senso, e poi alla fine se lo rompo al massimo che sarà? Vincerà la settimana dopo, nel mentre però io mi posso mangiare un biscotto al cioccolato senza temere grosse ritorsioni da parte del Signore, che poi in realtà Gesù è buono e lo sa che la carne è debole...figuriamoci i biscotti :)
In ogni caso dicevamo che stamani l'amara scoperta dell'aumento di peso ha fatto sì che “fiorettassi” ma stavolta ho “fiorettato” sul mio prossimo libro, quindi mi tocca per forza resistere alle tentazioni, magari svegliarmi un po' più incazzata degli altri giorni, ma portare a casa il risultato: un mese senza dolci (che già a scriverlo mi viene un attacco isterico).
Ma l'acidume era già in circolo, tre ore senza dolci, e il bifido che c'è in me morde, così persa nei miei pensieri mentre il parrucchiere mi lavava i capelli e sentenziava “senza capelli eh” io rispondevo “no grazie il caffè l'ho già preso.”
E per concludere la mattinata in bellezza sono andata nella scuola media di mia figlia dove una bidella preposta al ruolo di cagacazzi immane faceva da pit stop per tutti i genitori recatisi in anticipo rispetto all'orario d'apertura della segreteria (di mezz'ora suvviaaaa) e appena tu chiedevi: “ mi scusi avevo bisogno...” lei rispondeva “l'orario di ricevimento è dalle 11,30 alle 13” ...era la seconda volta che mi bloccava all'ingresso, a sto giro con la mia solita faccia da culo, ma con un sorriso durbans guardandola dritta negli occhi le ho detto. “ o ma lei è sempre così simpatica la mattina?” a quel punto il rischio che mi menasse era concreto ed invece lei finalmente colpita nel vivo del suo ruolo di stronza doc ha ricambiato con un sorriso a 32 denti e stellina con suono finale dicendo: “ non sono cattiva è che..” e io “ la disegnano così vero?”.
Siamo diventate amiche in un minuto, è andata per me in segreteria, ha preso le informazioni, me le ha riferite, poi mi ha chiesto “hai visto gli orari di entrata per mercoledì?” ed io “ e certo ingresso ore 8 uscita ore 12.” “brava promossa. Ti controllo la bimba allora.”.
Sempre detto :non tutte le stronze vengono per nuocere.
Irene

venerdì 7 settembre 2012

Stronzaggine o legittima difesa?


Mmmm...... Io non ricordo l'esatto momento in cui ho deciso che avrei voluto fare la scrittrice, certo è che le materie umanistiche sono state sempre il mio forte, per non parlare delle lettere scritte all'amore di turno, che magari era a militare...
Le parole sono sempre state una parte fondamentale nella mia vita, scritte o dette.. Si, soffro di logorrea, e chi mi conosce e passa del tempo con me lo sa bene..
Forse era per questo che la mia strada era segnata.. Giurisprudenza o relazioni pubbliche.
Peccato che inspiegabilmente io mi sia messa a fare la farmacista, nonostante io sia molto più avvezza alle scritture che all'uso dei cerotti (anche se ho appena scoperto un incredibile amore per i prelievi sanguigni.. e chi l'avrebbe mai detto?)..
Però da sempre so che uno dei miei modelli di riferimento era la Queen, Madonna (l'altro era la compianta Marisa Bellisario, che pochi di voi sapranno chi è immagino) e come la mia gemella, sono rimasta folgorata..
Mentre le mie amiche ascoltavano Cristina D'avena e guardavano i Mio Mini Pony (che sembrano carini invece sono cattivissimi), io costringevo i miei a comprarmi i dischi di Madonna e dei Duran Duran..
Ecco, forse è stata colpa della Clizia Gurrado, autrice del libro “Sposerò Simon Le Bon”, se ho iniziato a pensare che fare la giornalista poteva avere un senso.. Mi avrebbe portata prima dal biondino di Birmingham, per il quale ho ancora adesso, dopo 25 anni, una venerazione..
Ed essendo passata in pieno ciclone anni 80, pensate che fossi immune al Madonna style, solo perchè ero una ragazzina? Macché...
Anch'io uscivo di casa tutta precisa (per quanto si potesse essere precise negli anni 80), per poi tirar fuori croci, nastri di pizzo e guantini tagliati..
Son certa che se spulcio a casa di mia mamma, ho ancora un paio di vestiti che mia cugina Kiki, la vera artista della famiglia, mi aveva fatto ai tempi, in pure stile Like a Virgin, concessi solo per stare in casa ovviamente...
Se la mia gemella veniva perculata per la sua acconciatura da ragazzina, io sono sempre stata sfanculata per i miei sogni di gloria... Ho sempre avuto obiettivi quasi impossibili, che rasentavano la cazzata pura e semplice...
Io lo chiamavo puntare al massimo, la stronza lo chiamava esaltazione di una povera pazzoide..
Si, perchè la stronza guarda sempre dall'alto in basso, io invece preferisco guardare le persone negli occhi, dritte negli occhi.. Ma che vogliamo farci, mica tutti nascono perfetti no?
Non parliamo poi dei kiletti in più che tante di noi hanno durante l'adolescenza.. La cara e buona “ciccia del cucciolo” che ci rovina la vita dal giorno in cui veniamo al mondo... La stronza, se è fortunata, è secca come un grissino e ti fa pesare fino alla morte ogni singola caramella che ingoi, se invece è sfortunata ed è piuttosto in carne, allora.. Diventa diabolica!!!!!
Ma esiste una legge divina per la quale l'adolescenza dura solo pochi durissimi anni, poi l'università ci salva (o ci dà il colpo di grazia)... Passano gli anni e prima o poi zac!
Di quel che pensano gli altri non ti interessa più nulla, perchè acquisiamo sicurezza e confidenza in noi stesse... Ci rendiamo conto che “la ciccia del cucciolo” che tanto ci infastidiva, spostandosi ai piani alti, non solo ci piace, ma piace anche a un sacco di homo sapiens...
Ma soprattutto che, non avendo mai impegnato il 100% della nostra vita a sfanculare la prossima, solo per il gusto di farlo, abbiamo avuto il tempo di lavorare ai nostri sogni e alle nostre passioni improbabile e apparentemente irrealizzabili...
E farlo notare dopo 20 anni, non è stronzaggine, è una ritardataria, legittima difesa...
Paola
P.s. A tal proposito... io Simon Le Bon l'ho poi conosciuto, l'ho incontrato più volte ed ha un paio di chiappette sode come il marmo... Come lo so? La risposta alla prossima puntata.. Forse...




mercoledì 5 settembre 2012

Stronze si nasce? o si diventa?


Quando avevo all'incirca dodici anni avevo già deciso cosa volevo fare da grande: la scrittrice, ne ho le prove, su un astuccio Hollie Hobbie del 1983, la mia firma recitava così "Irene Vella scrittrice".
Ma io mica volevo fare la scrittrice tipica, o almeno quella che nel mio immaginario, o meglio in quello di mia madre, era la scrittrice tipica.
Io volevo fare la scrittrice "topa a bestia".
Ma non tutti la pensavamo così.
Già perchè mia madre aveva i suoi regolamenti non scritti  che valevano più di qualunque legge.
A scuola ci si va per studiare, non per fare le sfilate.
Io ci ho provato a fare la brava bambina, fino alla prima superiore, mi mettevo delle mise che nemmeno le matrioske russe avrebbero saputo eguagliare.
Sui capelli stendiamo un velo pietoso, la mia mammina adorava il fai da te, e sperimentava tagli con il pentolino e permanente sulla mia folta capigliatura.
Dal primo giorno di scuola superiore sono stata perculata per delle mesate sul pullman dei pendolari.
Avevo delle frangette homemade da far invidia a Valentina Crepax, solo che io ce l'avevo tagliate all'altezza dell'attaccatura dei capelli "così almeno vedi bene alla lavagna" ( e un ti preoccupà che non solo vedo bene ma mi si vede anche parecchio bene da lontano, c'ho la fronte che luccica)
Non si mette lo smalto alle unghie, è simbolo di mignottaggine (o spiegateglielo voi io sono circa 30 anni che me le coloro, ma quando vede rosso è come i tori, le parte il sopraccicglio sinistro e lo sguardo di disapprovazione in sincrono). 
Poi a quindici anni è arrivata lei, la mia musa ispiratrice, colei che mi ha fatto capire che "le brave bambine vanno in paradiso: le cattive dappertutto", ed è stato amore a prima vista.
Madonna, mi ricordo che alla vista di "In to the groove" decisi che sarei stata come lei, dai capelli in giù nessuno avrebbe deciso per me ma finalmente io libera da tutto e da tutti al grido di " con il fiocco in testa vado lesta, con il crocifisso al collo io non mollo e con la mini girognocca si guarda ma non si tocca" sarei stata padrona delle mie mise e soprattutto dei miei capelli.
E quindi che facevo? partivo vestita tipo suore orsoline e poi nel mio ascensore/regno mi cambiavo: la gonna girocaviglia veniva opportunamente arrotolata e diventava girocoscia, i capelli venivano cotonati e abbelliti con fiocco di pizzo coordinato ai guantini senza mani, et voilà la figa madonnara anni 80 è servita.
Però, c'è sempre un però, se un  ci nasci figa dentro, con la farfalla di Belen tatuata sulle chiappe, il risultato sarà quello di ottenere una quindicenne secca come un chiodo (sono anni che aspettavo questo momento: sì ero secca ma secca veraaaaaaa, mica anoressica. Magnavo come un camionista solo che c'avevo un metabolismo che viaggiava a 1200 e quindi la mia colazione delle 1030 poteva essere composta da: bombolone, rosetta con wurstel e salsa rosa e qualcos'altro di dolce) che corre come una giraffa sbilenca, ride come una iena in modo scomposto, e nel mentre lo fa si muove anche tutta, perchè un ce la fa a stare ferma.
E invece le vere fighe stronze non corrono: sfilano.
Non mangiano: assaggiano, e poi lasciano quasi tutto nel piatto.
Non ridono, se non alle spalle, e comunque è un sogghigno, altrimenti si sfa il trucco.
Le stronze spesso non parlano: occhieggiano, basta un sopracciglio alzato a sin invece che a destra e potresti essere fottuta.
Ebbene sì: stronze si nasce.
Non ci si diventa.
Magari ci si prova.
A quindici sembravamo delle giraffe.
A quaranta sembriamo le ippopotamine con il tutù di Madagascar .
Però più magre.
E più fighe.
Forse.
Ma anche no.
Irene

martedì 4 settembre 2012

Ed ecco l'altra gemella....:)


Ci siam conosciute così, un po' come in “Un giorno di pioggia, Andrea e Giuliano, incontrano Licia per caso”...
Il destino ci ha messo lo zampino e una stella ha tirato un calcetto nella nostra direzione, permettendo così la formazione di una coppia di donne talmente uguale da sembrare inverosimile..
Da sempre credo nell'anima gemella e nella teoria dei simili, ovvero che ci son casi nella vita, in cui non è necessario mangiare il famoso chilo di sale con una persona per creare un legame fortissimo e inspiegabile. Solitamente dato da una fortissima affinità cerebrale, questo tipo di legame è destinato a durare per sempre, nonostante sia più soggetto alle burrasche di altri.
Chissà perchè si pensa sempre a un legame con un uomo quando si parla di anime gemelle..
In una leggendaria scena di Sex & the city (nostra serie televisiva cult, che nessun uomo sembra gradire), le nostre 4 amiche si ritrovano in una caffetteria per cercare di salvare il disastroso 35esimo compleanno di Carrie, le nostre amiche tirano fuori una perla di saggezza...
Cito testualmente:” Forse siamo noi le anime gemelle l'una dell'altra.. E lasciamo che gli uomini siano solo quegli straordinari ragazzi con cui divertirsi”.
E in quanto ad anime gemelle, noi rispettiamo in pieno lo standard, dalle telefonate quotidiane, ai messaggini di buongiorno e buonanotte.. Una roba che nemmeno due fidanzati...
Tante, infinite le cose che abbiamo in comune, la più forte? Senza dubbio la nostra passione.. La scrittura.. Lo so, lo so, la verità è che noi avremmo voluto essere delle rockstar, ma il fato ha deciso di eccedere in ironia e simpatia, piuttosto che in ugola e ha voluto che affidassimo i nostri pensieri per i posteri a pergamena e piuma d'oca, o meglio, visto che siamo nell'era 2.0., a pc e ipad...
E da qui nasce il nostro progettino a 4 mani (perfettamente curate, of course).. Amanti della parola, abbiamo la vocazione all'antropologia, a conoscere il nostro prossimo, salvo che ci stia antipatico dal primo minuto.. E credetemi, ci vuole veramente tutta per stare antipatico a un Gemelli.. Ma c'è sempre qualcuno che riesce nell'intento sapete?
Un'altra cosa che abbiamo in comune? Che nessuna delle due nasce giornalista/ scrittrice... Ma tutte e due siamo determinate a portarci a casa il nostro sogno.. Ah si... Siamo due teste dure, due piccoli grandi Jack Russel, che non mollano mai la presa!!
Siamo in lutto da sabato, Sky ci ha privato del canale E enterteinment, che ci regalava deliziosi momenti di gossip degni del miglior parrucchiere di Beverly Hills, ma non mi preoccupo.. Da buona filoamericana un giro da Perez Hilton lo faccio tutti i giorni..
Siamo amanti della vita, delle sorprese che ci regala, belle o brutte che siano, perchè il nostro credo fondamentale è che nulla avviene mai per caso......
E presto lo scoprirete anche voi...
Paola






Cominciamo.....


Avete presente il mito della mela di Platone?
Secondo questo grandissimo filosofo un tempo gli uomini erano un intero con quattro mani e quattro gambe e due volti su un'unica testa.
Un giorno Zeus si svegliò girato come non mai, probabilmente dopo aver scoperto che sua moglie se la faceva con uno di loro, li divise a metà, e così creò gli uomini e le donne, da quel momento ciascuna delle due parti desiderò ricongiungersi con l'altra.
La morale è che per ogni persona esiste solo un'altra che le è perfettamente complementare e tutti passano la vita a cercarla.
Ora pensa te che sfiga se nella divisione la tua metà finisce in Australia e tu maremma zozza stai in Italia e hai paura di volare, la tua sarà una vita destinata all'infelicità per un paio di corna, ma non sono le tue.
Ecco questo mi pareva un bell'inizio, ho fatto la figa, ho fatto sfoggio della mia maturità classica, un bel 39 agli esami e passa la paura, ho parlato d'amore, delle corna, della metà della mela, quindi adesso potrò inserire tutte queste belle paroline nel motore di ricerca ed essere indicizzata prima.
Adesso parliamo di cose serie: io.
Una ci nasce egocentrica, mica stamo a pettinà le bambole, poi se la donna in questione è pure gemelli e figlia unica è la fine.
E pensate se le donne in questione sono due, gemelle entrambe, bionde con l'aiuto, occhio chiaro dono di natura, risata cristallina, madonnare devote (There is only one queen: she is Madonna), nascerà un blog esplosivo.
Una la Carrie Bradswow delle giornaliste free lance povere e diversamente magre, l'altra la Carrie Bradshow delle farmaciste, me la immagino con il suo camice sbottonato e le sue tacco 12, con nulla sotto, a parte un micro perizoma, naturalmente rosa, divise “solo” da 7 anni, e 250 km, ma in realtà vicine come non mai.
Noi non siamo stronze, a volte ci disegnano così, dicono che i gemelli siano falsi, io dico invece che noi siamo dotate di mutipersonalitàe riusciamo ad adattarci alle situazioni: tu brava io brava, tu stronza io allora grandissima stronza così vedi cosa succede a mettersi contro una buona cogliona sì ma non troppo, e soprattutto non fino alla fine.
Amiano Selvaggia Lucarelli, radio deejay, sky e la 7, adesso siamo in lutto perchè dal 1 settembre ci hanno tolto il canale più importante della piattaforma: E entertainment, come azzo faremo senza le sorelle Kardashian e Fashion Police? No dico son problemi.
Vanity Fair è la nostra bibbia, Style.it il nostro web site preferito, sembriamo superficiali ma non lo siamo, facciamo finta, incliniamo la testa per ascoltarvi, credete, in realtà ci stiamo specchiando nel vetro del forno antistante per controllare la tenuta del trucco.
Se ci lasci ti cancelliamo, nel vero senso della parola, deo gratia esiste il tasto blocca su Facebook, siamo per la libertà di parola, ma non per la libertà di dire le cazzate, siamo perennemente in dieta, perchè amiamo tutto quello che è piacere nella vita, dal cibo al sesso.
Crediamo nel girl power, ma quello vero, non quello di facciata, non quello di servizio, non quello di utilità, quello che viene dal cuore.
Diamo vita ai nostri sogni perchè viviamo in un mondo a colori, crediamo nel potere dello smalto rosa fucsia cooordinato con l'anfibio borchiato e gli skinny extra slim, magari neri.
Noi non spettegoliamo: divulghiamo le notizie, siamo per la libertà di stampa, e contro il cattivo gusto, l'importante non è esserci, è rimanere impresse.
Non si può essere sempre buone.
Dicono che siamo nate stronze.
Ma non è vero.
Ci disegnano così.
Irene